astromelia

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mercoledì 9 aprile 2014

Solanum

   


      
Il genere Solanum appartenente alla famiglia delle Solanaceae comprende numerossissime specie di piante arbustive e per lo più rampicanti, originarie dell'America centrale e meridionale

Specie e varietà

Solanum capsicastrum: originaria del Brasile, questa specie suffruticosa e perenne presenta fusti legnosi e morbidi che portano foglie persistenti, lanceolate, lunghe anche 8 cm. e di colore grigio-verde. In giugno-luglio produce fiori bianchi stellati, poco appariscenti ai quali seguono bacche invernali che restano sulla pianta molto tempo cambiando colore a seconda del periodo di maturazione: dapprima verdi, assumono in seguito tonalità gialle e in fine scarlatte. Raggiunge l’altezza di 30-45 cm. e spesso viene trattata come annuale. La varietà “Variegatum” presenta foglie con marginate e screziate di bianco-crema.

Solanum crispum: originaria del Cile, questa specie rampicante, semirustica e sempreverde, presenta foglie ovate di colore verde scuro. da giugno a settembre produce fiori stellati bianchi o azzurro-porpora, con antere gialle molto evidenti. Può raggiungere l’altezza di 5-6 m. La varietà “Autumnale” è caratterizzata da una maggiore rusticità rispetto alla specie tipo e da un periodo di fioritura più lungo.

Solanum jasminoides: originaria del Brasile, questa specie rampicante e sempreverde, meno rustica della precedente, presenta foglie lucide portate da rami sottili e flessibili. Da giugno a ottobre produce fiori azzurri con antere gialle. Si sviluppa fino a 4-6 m. di altezza. La varietà “Album” ha i fiori bianchi.

Solanum malacoxylon


Solanum dulcamara: specie molto comune in tutta l'Italia. Pianta legnosa con portamento cespuglioso. Specie tossica. Viene talvolta coltivata per le sue bacche decorative, tossiche per l'uomo, ma gradite dagli uccelli.
  
Solanum pseudocapsicum: piccolo arbusto, che può raggiungere i 75 cm. di altezza, robusto e di facile coltivazione, presenta bacche più grandi e durature di quelle di S. capsicastrum.

Solanum wendlandii: originaria del Costa Rica, questa specie semisempreverde e rampicante presenta un forte polimorfismo fogliare: segmentate alla base della pianta, trilobate nella parte superiore e intere e oblungo-acuminate verso l’apice. In estate produce fiori azzurro-lilla, riuniti in infiorescenze apicali, con la corolla formata da un corto tubo espanso in lembi appiattiti e leggermente lobati. I fusti e i rami sono leggermente spinosi. Può crescere fino a 7 m. di altezza. Regolari potature permetteranno di ottenere piante dalle dimensioni più folte e dalla forma più compatta, nonché più fiorifere, visto che le infiorescenze sono terminali

Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 10-18 °C per S. capsicastrum e S. pseudocapsicum. Le specie rampicanti possono essere coltivate all’aperto solo in zone riparate. In regioni a clima particolarmente rigido necessitano di riparo in serra. S. wendlandii necessita di una temperatura minima invernale di 7-13 °C.

Luce: posizione molto luminosa e arieggiata. Anche nel periodo invernale le piante che producono bacche colorate necessitano di un’esposizione molto luminosa, al fine di mantenere vivaci le tonalità dei frutti.

Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate in modo che il substrato risulti sempre umido, ma non inzuppato.
In autunno-inverno ridurre la frequenza delle somministrazioni quando i frutti sono caduti.

Substrato: un miscuglio a base di terriccio, torba e sabbia grossolana.

Concimazioni ed accorgimenti
 S. capsicastrum e S. pseudocapsicum si rinvasano, dopo la fioritura solo se le radici affiorano sulla superficie della composta o escono dal foro di drenaggio del vaso. Nel corso dell’estate possono essere portate all’esterno e tenute in posizione riparata e soleggiata.
 Alla comparsa dei fiori è bene spruzzare quotidianamente la pianta, con acqua tiepida, per favorire la fruttificazione.
In autunno-inverno, spruzzare quotidianamente la pianta con acqua tiepida e somministrare concime liquido ad alto titolo di potassio fino alla maturazione dei frutti. Le specie rampicanti si possono piantare in tutti i terreni da giardino in posizioni riparate. Nelle regioni più fredde la coltivazione deve essere effettuata in serra.

Moltiplicazione e potatura

Moltiplicazione: S. capsicastrum e S. pseudocapsicum si riproducono per seme in marzo-aprile sotto copertura di vetro, in posizione ombreggiata e alla temperatura di 16-21 °C. Non appena le dimensioni delle piantine lo permettono devono essere trapiantate in cassette ed esposte alla luce piena per 2-3 ore al giorno. Quando hanno raggiunto l’altezza di 8 cm. circa si trasferiscono in singoli vasi di 15 cm. di diametro e si pratica la cimatura degli apici vegetativi. Le specie rampicanti possono essere moltiplicate per talea (lunga 10 cm. e prelevata in luglio-agosto dai germogli laterali), che dovrà essere messa a radicare in un miscuglio di torba e sabbia mantenuto umido.
Potatura: se si vuole che S. capsicastrum e S. pseudocapsicum fruttifichino anche l’anno successivo, in marzo si devono potare tutti i rami a due terzi della loro lunghezza.

Malattie, parassiti e avversità

- Foglie che appassiscono e bacche che cadono: annaffiature insufficienti.
- Foglie che ingialliscono e cadono: annaffiature eccessive.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.
- Muffa grigia: è un fungo (Botrytis cinerea) che provoca la comparsa di macchie scure e, successivamente, di ammassi polverulenti grigi su foglie e fiori. È facilitata nella sua diffusione da piantagioni molto fitte. Bisogna eliminare le parti colpite e l’eventuale terriccio “ammuffito”, nonché trattare la pianta con un prodotto anticrittogamico.

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