astromelia

astromelia

venerdì 4 aprile 2014

Petunia


Le petunie sono popolari piante che possono essere utilizzate per splendide cascate in balconi fioriti, ma anche per abbellire aiole, bordure, giardini e terrazzi.
Sono piante erbacee appartenenti al genere Petunia, che fa parte della famiglia delle Solanaceae; curioso è notare che, dunque, le petunie sono parenti non troppo lontane di patate, peperoncino, pomodoro e tabacco. Il nome “petunia” deriva dal termine portoghese petum, adattamento alla parola che nella lingua dei nativi americani Tupi-Guarani significa “tabacco”.
Provengono dal continente sudamericano, dove in natura sono state classificate circa una quarantina di specie diverse, sia annuali che perenni.

I colori dei fiori di questa pianta variano praticamente nell’intera gamma disponibile nel mondo vegetale: bianco, crema, rosa, malva, lavanda, rosso, porpora, azzurro, viola o blu; esistono sia fiori a tinta unita che piante con splendide corolle marezzate, striate, venate oppure bicolori.
 La fioritura è notevole e generosa, ed inizia verso la metà della primavera per protrarsi sino ad autunno inoltrato.
Una particolare varietà di petunia è la Surfinia: sono piante con crescita e fioritura piuttosto vigorosa, e possono formare tappeti estesi di fiori e ricche cascate da vasi e balconi, con lunghezze anche di due o tre metri.

Coltivazione e cura della petunia

Far crescere la petunia è tutto sommato semplice e non richiede particolari conoscenze di giardinaggio
La semina delle petunie può iniziare ancora nel periodo compreso tra febbraio e marzo, ovviamente in un luogo chiuso e leggermente riscaldato come una serra. Quando le piccole piante raggiungono l’altezza di almeno una decina di centimetri, sono pronte per essere messe a dimora all’aperto previa asportazione delle parti eventualmente avvizzite. Il terreno deve comunque presentare temperature superiori ai 15°C, ed il rischio di gelate deve ormai essere scongiurato. Le piante di petunia dovrebbero essere collocate vicine l’una con l’altra, allo scopo di creare sin dall’inizio fioriture compatte e belle da vedersi. Durante i primi giorni all’aperto le piante devono essere protette dal sole delle ore più calde, soprattutto se il clima è particolarmente caldo e nel cielo non sono presenti nuvole.
Da marzo-aprile, a seconda del clima, è possibile anche la semina all’aperto. Quando le petunie delle varietà Grandiflora o Multiflora raggiungono l’altezza di una ventina di centimetri, si possono ripiegare su se stesse fermandole con laccetti in modo da stimolare lo sviluppo di nuovi getti laterali. Non si devono, invece, ripiegare le petunie delle varietà Milliflora o Pendula.
Se possibile è sempre utile rimuovere i fiori appassiti o che stanno appassendo, avendo l’attenzione di eliminare anche la porzione più profonda del fiore che ospita i semi. Questa pratica infatti consente di dirottare sulla fioritura le energie che la pianta altrimenti utilizzerebbe per lo sviluppo successivo dei semi. In questo modo la fioritura rimane vigorosa e prolungata nel tempo, mantenendo le piante in salute e dall’aspetto ordinato.

Esposizione e ventilazione

Le petunie prediligono vivere in luoghi luminosi, nei quali la luce solare diretta sia presente per almeno cinque o sei ore giornaliere. La crescita in zone ombreggiate avviene lo stesso, ma le fioriture si presentano decisamente meno abbondanti; tutte le energie sono infatti impiegate per la generazione di foglie.
A causa della loro conformazione particolare, costituita da fusti sottili e fiori di grandi dimensioni, le petunie sono piante fragili e molto sensibili nei confronti del vento e delle piogge intense; per questo è indispensabile collocarle in luoghi ben riparati.

Temperature

Poiché le petunie provengono da zone calde del pianeta, queste piante temono il freddo eccessivo. Devono essere se possibile mantenute al riparo dall’eccessivo freddo notturno, ma in particolar modo dalle gelate.

Annaffiature

La petunia è una pianta che, per quanto riguarda le innaffiature e l’umidità del suolo, è abbastanza esigente. Non sopporta, infatti, la siccità e in caso di terreno secco per periodi prolungati l’appassimento è rapido e talvolta irreversibile; non tollera nemmeno i ristagni idrici, che possono causare asfissia e marciumi a carico dell’apparato radicale. Per evitare di sottoporre la pianta a stress idrici, è bene innaffiarla ogni due o tre giorni, diminuendo l’intervallo tra le innaffiature nei periodi più caldi. Per sapere qual è il momento migliore per l’annaffiatura, basta aspettare che il terreno diventi asciutto in superficie.

Terreno

Le petunie richiedono terreni ricchi di sostanza organica (humus), profondi, freschi e ben drenati. Per ottenere ciò si possono utilizzare i comuni terricci universali presenti in commercio, avendo l’accortezza di aggiungervi un poco di sabbia e di corteccia triturata finemente allo scopo di garantire un migliore drenaggio del substrato.

Concimazione

Le petunie dovrebbero essere concimate regolarmente al fine di garantire la continuità ed il vigore della fioritura. Mensilmente, da aprile sino a settembre, queste piante possono essere fertilizzate con concimi di tipo organico formulati per le piante da fiore che apportino le corrette quantità di azoto, fosforo, potassio e di microelementi (magnesio, ferro, calcio, boro, zinco, rame…). Anche quando le piante vengono messe a dimora in primavera, ed ogni volta che vengono rinvasate, è opportuno concimarle adeguatamente con concimi organici.

Parassiti e malattie

Le petunie possono essere attaccate da parassiti come ad esempio il ragnetto rosso e gli afidi. Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è un acaro che si nutre della linfa dei vegetali, causando decolorazioni delle foglie che successivamente si tingono di una tonalità grigio-giallastra. In caso di forti infestazioni le piante si presentano ricoperte di un’abbondante, fine tela sericea; questi attacchi devono essere respinti mediante l’utilizzo di specifici prodotti fitosanitari.
Gli afidi sono parassiti che si insediano sulle foglie della pianta e ne succhiano la linfa, talvolta determinandone anche la morte. Questi insetti iniettano inoltre nella linfa della pianta alcune sostanze tossiche che causano l’ingiallimento e talvolta il disseccamento completo delle parti vegetative.
Le petunie possono anche essere attaccate da diversi tipi di virus (i più diffusi sono quelli che portano malattie come l’alternariosi ed il mosaico del tabacco). In caso di attacco di virus le piante devono essere immediatamente rimosse e bruciate, allo scopo di evitare la proliferazione. Non esistono infatti prodotti in grado di curare queste patologie virali.

Nessun commento:

Posta un commento