Le piante conosciute comunemente come azalee in realtà sono il genere Rhododendron e appartengono alla famiglia delle Ericaceae e sono piante ACIDIFILE.
Le azalee sono piante originarie di zone boscose e umide di alta montagna, dove vegetano spontaneamente accanto a corsi d'acqua e in posizioni ombreggiate, ad altitudini anche superiori ai 4000 m; provengono dall' Asia (Nepal, Cina, Giappone, Corea del Nord, Vietnam) dal Nord America (Florida) e dal Nord Europa.
Il genere Rhododendron è stato istituito dal botanico Andrea Cesalpino nel 1580. Successivamente, nel 1780, Linneo creò il genere Azalea, ma dopo pochi anni si accorse che tra i due generi non esistevano differenze sostanziali per cui fece rientrare il genere Azalea nel genere Rhododendron e questa distinzione sussiste attualmente solo a livello commerciale.
differenze tra rododendro e azalea:
- i rododendri sono esemplari di notevole mole, alti fino a 4 m, con grandi foglie persistenti, anche se esistono esemplari di piccola dimensione come il Rhododendron hirsutum e il Rhododendron ferrugineum, particolarmente adatti per i giardini rocciosi con fiori portati da robusti piccioli con petali consistenti e carnosi e provvisti di costolature sulla parte esterna e con 10 stami;
- le azalee sono di mole ridotta, adatte alla coltura in vaso e in genere perdono le foglie in inverno; inoltre i loro fiori hanno solo 5 stami.
Il fiore ha un calice formato da 5 sepali e una corolla con 5 petali, che nelle forme doppie possono essere numerosi; i fiori si trovano all' ascella delle foglie o riuniti in infiorescenze a corimbo.
Il frutto delle azalee è una capsula marrone che contiene molti semi piccolissimi.
PRINCIPALI SPECIE
La distinzione principale tra Rhododendron o azalea si fa tra piante a foglia caduca e piante a foglia persistente.
Tra quelle a foglia caduca ricordiamo :
- Rhododendron luteum, l'unico di origine europea (spontaneo in Polonia), con fiori gialli;
- Rhododendron japonicum, originario del Giappone con fiori gialli;
- Rhododendron molle, proveniente dalla Cina, con fiori gialli.
Tra quelle a foglia persistente sono diffusi:
- Rhododendron indicum, del Giappone, che ha due tipi di foglie; quelle primaverili che cadono in autunno e quelle estive, piccole e cuoiose, che cadono nella primavera successiva;
- Rhododendron simsii della Cina, con fiori rosa
- Rhododendron korume, originaria del Giappone.
Tecnica di coltivazione
Durante il periodo primaverile-estivo l'azalea può vivere bene anche all' aperto in luoghi ombrosi e umidi; nel periodo autunno-invernale, durante il quale fiorisce abbondantemente, può essere collocata dentro casa, purchè ben lontana da fonti di calore e dalla luce diretta del sole.La temperatura ottimale di crescita và dagli 8°C ai 16°C.
E' importante assicurare alle vostre azalee un buon ricambio d'aria.
L'azalea si deve innaffiare frequentemente con acqua non calcarea (possibilmente piovana) in modo da mantenere il substrato sempre umido; per questo motivo è utile tenere i vasi sopra degli strati di ghiaia ben inumiditi e nebulizzare con frequenza la chioma (a questo scopo si può usare acqua mescolata con un prodotto a base di Thiophanate metyl, che evita l' ingiallimento delle foglie dovuto al calcare).
L'azalea coltivata in vaso ha necessità di substrati soffici e ben areati (ottimi quelli composti in parti uguali da torba, perlite, aghi di pino e terra di brughiera) e soprattutto fisiologicamente acidi, privi di calcare, in quanto è una pianta molto sensibile alla presenza di calcio e magnesio nel terreno e nell' acqua di irrigazione, ai quali reagisce con l' ingiallimento e la caduta delle foglie.
La pianta si rinvasa quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione.
è consigliabile utilizzare vasi in materiale poroso, come l’argilla, per fare in modo che il terriccio, mantenuto costantemente umido con le annaffiature, possa respirare, e per evitare l’asfissia delle radici.
Oltre a questo, capita spesso che vasi in plastica lasciato a lungo al sole, trasmettano al terreno il calore assorbito nell’arco della giornata, mentre una spessa parete in cotto tende a fungere da maggiore protezione per le piante.
CONCIMAZIONE
L'azalea non ha elevate esigenze nutritive, comunque è bene somministrarle dei concimi liquidi con l' acqua di innaffiatura ogni 15 giorni circa.
E' opportuno scegliere dei fertilizzanti fisiologicamente acidi, come l'urea e i solfati, da somministrare nel periodo che va da aprile a settembre, quando le piante di azalee si tengono all' aperto, mentre si sospendono le concimazioni quando le azalee vengono portate all' interno.
All' inizio della primavera alle azalee si somministra principalmente Azoto (urea e azoto ammoniacale) per favorire la ripresa vegetativa.
In estate si privilegia il potassio che stimola la fioritura (purchè non sotto forma di cloruro di potassio perchè il cloro la danneggia).
A fine settembre si possono somministrare concimi a lento effetto (Osmocote e Nitrophoska).
Durante gli altri periodi si sospendono le concimazioni.
POTATURA
Dopo la fioritura i fiori secchi devono essere eliminati tempestivamente per evitare la formazione dei semi che impoverirebbero la pianta.
Il rododendro a metà primavera si pota in maniera leggera accorciando i rami che sono diventati troppo lunghi tagliandoli immediatamente sopra una gemma grossa e sana (con un taglio obliquo) o un ciuffo di foglie sia per ridare vigore alla pianta che per darle un aspetto più ordinato.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
L'azalea si moltiplica per seme solo nei lavori di miglioramento genetico e per ottenere i portainnesti. Il più comune metodo di propagazione è per talea.
Le talee vanno tagliate immediatamente sotto il nodo in modo che rimangano alcune foglie ed eliminando quelle più basse. Sceglietele inoltre da azalee robuste ed in buona salute.
Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie. Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti. Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti e disinfettatela ad ogni taglio.
La cassetta o il vaso che contiene le talee di azalee è preferibile ricoprirli con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca in semi-penombra e ad una temperatura intorno ai 20°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare la piantina in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa.
Dopo due mesi si rinvasa in vasi di 15 cm di diametro sempre su substrato soffice e poroso.
Si procede poi annualmente alla potatura, tagliando i germogli poco al disopra di una gemma in modo da dare una forma arrotondata alla chioma dell'azalea.
PARASSITI E MALATTIE
Foglie e fiori scoloriti e avvizziti
Questa sintomatologia denota una carenza d' acqua.
Rimedi: si interviene subito immergendo completamente il vaso in acqua fino a che non si formano più bolle d'aria e poi si lascia sgrondare.
le macchie brune si formano quando la temperatura ambiente è troppo alta, accompagnata da scarsa umidità dell' aria.
Rimedi: si consiglia di arieggiare e nebulizzare l' ambiente (se vi è possibile trasferite l'azalea all'aperto ogni sera, purchè sia riparata dal gelo).
Foglie che perdono lucentezza e avvizziscono
Questa malattia con l'andare del tempo interessa tutte le parti aeree della pianta e con l'andare del tempo anche le radici. Si tratta di un fungo la Phytopthora cactorum, ed è una malattia grave.Rimedi: si devono eliminare subito le parti colpite e si fanno dai due a tre trattamenti chimici con prodotti a base di rame.
Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone
Successivamente a queste manifestazioni le foglie si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.